
Passa sopra l'Italia
Col des Thures (2797 m) ad Abriès
Il Col des Thures è uno dei passi percorsi dai protestanti di Abriès che, quando l'Editto di Nantes fu revocato nel 1685, scelsero di andare in esilio per fedeltà alla loro fede. Uno di loro, a Wurmberg, in Germania, incise sulla sua mensola del camino un'iscrizione che si può leggere ancora oggi: "Col des Thures".

Dal Col St Martin (2657 m) ad Abriès

È attraverso il Col Saint-Martin e il suo vicino, il Col des Thures, che i protestanti di Molines fuggirono dopo che Luigi XIV revocò l'Editto di Nantes nel 1685. È raggiungibile da Roux d'Abriès (1735 m) prendendo la valle a est a La Montette.
Dal Col du Bouchet (2626 m) ad Abriès
Il Col du Bouchet è sotto il profilo degli scisti lucidi, visibili sul versante meridionale. Sul versante del Bric Bouchet, questi scisti sono sormontati da calcari più antichi, che si trovano normalmente in basso. La tettonica, raddrizzando verticalmente gli scisti e i calcari, e l'erosione hanno invertito la stratificazione degli strati geologici.

Col de Malaure (2536 m) ad Abriès
Il Col de Malaure, a giudicare dal nome, è il passo del "vento cattivo". Come i suoi vicini di Abriès, il Col du Bouchet e il Col de Valpreyvere, è spesso invaso dalla "nebbia", le nuvole che salgono dalla pianura padana e si fermano al confine con l'Italia. Fu proposto come via di Annibale per attraversare le Alpi, in sostituzione del Col de la Traversette a Ristolas, considerato troppo alto.
Dal Col Lacroix (2299 m) a Ristolas

Il Col Lacroix collega la valle del Guil a Echalp de Ristolas con la Val Pellice in Italia. I fianchi della valle che lo raggiungono sono ricoperti di rododendri. Il Col Lacroix, relativamente basso, è sempre stato una via commerciale tra le valli del Queyras e del Vaud in Piemonte. Ma non erano solo i mercanti a utilizzare il passo: anche i soldati, i ladri di bestiame e i partigiani in cerca di aiuto. Si possono ancora vedere i resti del rifugio napoleonico costruito alla fine del XIX secolo e distrutto durante l'ultima guerra.
Col de la Traversette (2947 m) a Ristolas
Il Col de la Traversette a Ristolas deve la sua fama al tunnel costruito nel XV secolo, sotto Luigi XI, a quota 2900 per assicurare la via del sale tra l'Etang de Berre e l'Italia. Questo tunnel permetteva di evitare le terre del conte di Savoia, che controllava il passo del Mont Cenis.
Da notare che questo passo era stato proposto come via d'accesso alle Alpi per Annibale e i suoi elefanti.
Col Agnel (2744 m) a Molines
Il Col Agnel a Molines collega il Queyras alla Val Varaita in Italia. È affiancato dal Pain de Sucre (3208 m) e dalla Punta dell'Alp (3033 m). È il secondo valico stradale più alto della Francia, dopo quello dell'Iseran. La strada che lo attraversa è stata costruita nel 1970. Il rifugio Napoléon, costruito nel XIX secolo per ospitare i viaggiatori, è scomparso quando è stato travolto da una valanga. Il Tour de France ha attraversato il Col Agnel dall'Italia per la prima volta nel 2008.

Col de Saint-Véran (2844 m) a Saint-Véran

Il Col de Saint-Véran, noto anche come Col de la Cavale, collega la Vallée de l'Aigue Blanche con la Val Varaita in Italia. Offre una bella vista sul versante italiano nei giorni in cui non c'è la nebbia, le nuvole che salgono dalla pianura padana e si fermano al confine. Dal passo si può raggiungere la vetta del Pic de Caramantran (3025 m)
Col de Longet (2650 m) a Saint-Véran
Il Col de Longet a Saint-Véran è l'ultimo passo a sud tra il Queyras e l'Italia.
